CHI ERA GAE AULENTI?

“L’architettura è un mestiere da uomini, ma ho sempre fatto finta di nulla”

Gae Aulenti

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Chi, come me, ha trascorso quasi tutta la sua lunga carriera scolastica al “Vaglio Rubens” non può non aver provato un brivido di emozione giovedì 1 settembre,

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quando, nel primo Consiglio docenti del nuovo Anno scolastico 2016/17, il Preside (oggi Dirigente scolastico) prof.Cesare Molinari ha ufficialmente inaugurato il nuovo Polo scolastico “Gae Aulenti” risultato dalla fusione di ben quattro Istituti ( geometri, agrario, alberghiero, Ipsia).

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È nata una grande scuola e non solo numericamente (più di 1500 allievi iscritti) ,ma anche e soprattutto qualitativamente; una scuola che ha saputo meritarsi una lauta fetta dei finanziamenti europei ( fondi strutturali), destinati alla riqualificazione della scuola stessa, e che ha dinnanzi a sé sfide importanti, ma sicuramente molto stimolanti.
Una nuova scuola che ha dovuto anche darsi un nuovo nome e su tutti, dopo diverse consultazioni, è prevalso quello di una tra le più illustri concittadine di Biella che sembra perfettamente incarnare lo spirito di innovazione che la nuova scuola vuole imporsi : Gae Aulenti, appunto.

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La prima volta che ebbi modo di “conoscere” la scenografa Gae Alulenti fu alla Scala di Milano nel 1977 in occasione dell’allestimento di un’opera, tra le più significative del Novecento, “Wozzeck ” di Alban Berg diretta dal grande maestro Claudio Abbado e per la regia di Luca Ronconi.
Il sodalizio Ronconi-Aulenti, nato proprio in quegli anni con il Laboratorio Teatrale di Prato ( 1976/78), durò tantissimi anni e produsse risultati teatrali e operistici straordinari, tra i quali quel capolavoro assoluto che ancora oggi rimane irraggiungibile, il “Viaggio a Reims ” di Gioacchino Rossini.La prima rappresentazione dell’opera avvenne nella città natale del Maestro, Pesaro, nell’estate del 1984: sul podio a dirigere l’indimenticabile Claudio Abbado che replicò lo spettacolo nell’autunno dello stesso anno alla Scala di Milano.

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Ma chi era Gae ( diminutivo di Gaetana) Aulenti?
Pioniera degli Archistar, Gae Aulenti è stata architetto, designer, urbanista e scenografa di fama mondiale:il suo stile ha segnato la storia dell’arte moderna e le sue opere sono sparse in tutto il mondo.

Nata in provincia di Udine nel 1927, con radici meridionali sia da parte di padre che di madre (” Ero a Napoli nel ’44 e vidi l’ultima eruzione del Vesuvio”),segue la famiglia a Biella trasferitasi per ragioni di lavoro in questa città , studiando, durante la guerra, all’Istituto “Santa Caterina.”

Gae Aulenti si forma al Politecnico di Milano negli anni ’50, nel periodo in cui si iniziano a studiare i grandi artisti come Gropius, Le Corbusier e Wright.
Dal suo “maestro” Ernesto Nathan Rogers, direttore della più prestigiosa rivista di arredamento “Casabella”, tempio dell’italian style e trampolino di lancio di architetti e de designers , apprende che un architetto moderno deve saper operare tra due estreme polarità : l’arredamento e l’urbanistica.
Ed, infatti, Gae si occupa oltre che di architettura e designer anche di progettazione degli spazi, allestimenti di mostre show-room e come già detto , scenografie teatrali.

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Quando si cita il nome di Gae Aulenti il pensiero corre naturalmente a quella che forse è la sua opera più conosciuta: la trasformazione della Gare d’Orsey di Parigi nel Museo degli Impressionisti.A questo proposito è
interessante sentire da una sua intervista le notevoli difficoltà incontrate nella trasformazione, indubbiamente inconsueta, di una stazione ferroviaria in un museo!
Ma le opere importanti che l’hanno resa giustamente famosa in tutto il mondo sono tante ed io mi limiterò a citarne alcune tra le più significative: il progetto del Musée d’art moderne al Centre Pompidou,sempre a Parigi; la ristrutturazione delle Scuderie del Quirinale a Roma;

imageil restauro di Palazzo Grassi a Venezia; il museo di Arte Catalana a Barcellona; il museo di Arte Contemporanea a Istambul;

imageil disegno di Piazza Cadorna a Milano; il padiglione italiano all’Expo di Siviglia ( 1992),

imageil restauro del Castello Estense di Ferrara; la risistemazione di piazza San Giovanni a Gubbio;

imagea Torino, per le Olimpiadi invernali, la ristrutturazione del Palavela.

Fra gli oggetti di design vanno ricordatati almeno la famosa lampada Pipistrello e, per Venini, prestigiosa azienda vetraria di Murano,
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il vaso “Geacolor” che segnerà profondamente la produzione dell’azienda stessa: per l’ occasione venne utilizzata una tecnica di lavorazione ad effetto policromo molto interessante.
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Non posso concludere questo mio breve excursus sulle più significative opere di Gae Aulenti senza citare il Polo universitario di Città studi di Biella, progettato dal grande architetto nel 1987.
Questo splendido complesso, dalle linee pulite e funzionali, secondo per capienza a livello regionale, è distribuito in un’area verde di 3000mq ed è il punto di riferimento dell’attività convegnista e formativa del Biellese.
Gae Aulenti ha voluto lasciare la sua impronta anche sul l’impostazione del nuovo piano regolatore urbano che ha cambiato negli ultimi anni il volto della città .
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Gae nella sua lunga carriera professionale ha ricevuto,ovviamente, numerosissime onorificenze tra i quali spicca la Legion d’Honneur ,il più prestigioso riconoscimento dalla Rebubblica francese e, in Italia, la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.

Il grande architetto si spegne a Milano il 31 ottobre 2012.

E a Milano ,7 dicembre-festa di Sant’Ambrogio, patrono della città-dello stesso anno viene inaugurata ed intitolata a suo nome la nuova grande piazza circolare situata al centro del complesso della Unicredit Tower di Milano.
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Professoressa Palmina D’Alessandro